Le noci, per esempio,
sono una delle rare fonti di acido alfa linolenico, un acido grasso
essenziale (appartenente alla famiglia degli omega 3) che dobbiamo
necessariamente assumere con l'alimentazione.
Alcuni tipi di frutta secca lipidica sono buone fonti di vitamina E,
che funge da protettrice contro l'irrancidimento dei grassi insaturi
presenti all'interno di questi alimenti.
La frutta secca lipidica non è una buona fonte di proteine, né di
minerali o di altre vitamine (esclusa la vitamina E).
Infatti, anche se 100 grammi di frutta secca contengono quantità discrete di
proteine e di alcuni minerali e vitamine, bisogna considerare che una
porzione ragionevole non supera i 20 grammi al giorno (100 grammi di
frutta secca apportano in media 600 kcal!), il che ridimensiona di
molto le quantità di proteine, vitamine e minerali assumibili, di fatto, da
questi alimenti.
Per esempio, 20 grammi di arachidi (120 kcal) forniscono solo 3 grammi di
proteine, per di più di basso valore biologico. Una buona fonte proteica
come la carne magra, con le stesse calorie fornisce una quantità di proteine
superiore di sei volte.
La freschezza è di certo il requisito fondamentale conservare le
caratteristiche organolettiche del prodotto.
I grassi polinsaturi presenti nella frutta secca lipidica vanno facilmente
incontro ad irrancidimento provocando lo scadimento del sapore,
inoltre un prodotto mal conservato o troppo vecchio perde la croccantezza
dovuta alla tostatura. La frutta secca lipidica andrebbe acquistata in
confezioni sottovuoto o comunque sigillate in modo opportuno,
soprattutto se sgusciata. Il guscio, infatti, è la migliore confezione
disponibile: è stato progettato dalla natura per conservare il frutto al suo
interno per molto tempo.
Se la acquistate sfusa, in guscio o senza, bisogna accertarsi che il negozio
abbia un grande ricambio del prodotto.
La frutta secca in guscio deve essere pesante, e il frutto deve essere
aderente al guscio stesso.